Apicoltura Fossati nasce nel 1980 con l’inizio dell’attività da parte del sig. Piero Fossati, che – inizialmente per hobby, e via via in maniera sempre più organizzata e strutturata – ha creato l’attività che oggi, grazie alla passione ed all’intraprendenza del figlio Alberto, è stata ulteriormente sviluppata ed implementata, divenendo una realtà di riferimento per il miele di montagna di alta qualità. L’azienda cresce e si sviluppa in alta Valle Stura, terra di elevate e pregiate varietà floreali ed arboree autoctone, che conferiscono al miele delle caratteristiche uniche e inconfondibili.
Le produzioni di miele sulle varie specie floreali vengono realizzate grazie agli spostamenti degli alveari in concomitanza con le fioriture stagionali, e spaziano dai classici mieli di acacia, castagno, tarassaco, fino a specie caratteristiche delle zone di alta montagna, quali millefiori, rododendro, lupinella, melata d’abete.
La base dell’attività è rappresentata dal laboratorio, situato a Sambuco (1.184 m.s.l.m.), nel quale vengono svolte le attività di smielatura e confezionamento del miele e dei prodotti derivati.
Apicoltura Fossati propone, oltre al miele, anche una interessante gamma di prodotti derivati: polline e pappa reale (estratti direttamente in modo naturale dall’alveare e confezionati tal quali), caramelle, torroni, grappe e prodotti di cosmesi. Per la tutela della salute dei nostri alveari non utilizziamo medicinali veterinari, ma solo prodotti fitoterapici. Dal 2015 Apicoltura Fossati è stata certificata biologica.
A Sambuco, nel cuore dell‘alta Valle Stura
In Salle Stura, ai piedi dello spettacolare Monte Bersaio, sorge il piccolo comune di Sambuco, meno di 100 abitanti a 1184 m di quota. Il toponimo secondo taluni deriverebbe dalla presenza dell’arbusto omonimo, ma è più probabile faccia riferimento a un termine occitano, col significato di passaggio vallivo pericoloso. I primi nuclei abitati nella zona di Sambuco erano situati ai piedi dei monti Bersaio e Nebius.
Successivamente questa area fece parte nel tempo dei domini delle varie casate del Piemonte come Angiò, Savoia e i Marchesi di Saluzzo. Negli anni venti Sambuco si sviluppò sotto il profilo edilizio nel settore militare. Fu costruita l’area delle caserme e diversi edifici all’interno dell’abitato.
Dato il vasto territorio e l’assenza di industrie e simili, l’attività principale nel comune di Sambuco è l’agricoltura, in special modo l’allevamento di bovini e ovini, con particolare riguardo della Pecora Sambucana, razza tipica della Valle Stura.